Energia rinnovabile e capacity market: le novità da Bruxelles

Energia rinnovabile e capacity market: le novità da Bruxelles

E’ finalmente arrivato da Bruxelles il tanto atteso via libera al Decreto FER sulle energie rinnovabili. La Commissione Europea ha, infatti, dato l’approvazione alle misure di sostegno che il Governo italiano ha messo sul piatto per la produzione di energia elettrica in ottica green. Un mercato che vale più di 5 miliardi di euro e che l’Europa ha giudicato compatibile con le norme sugli aiuti di Stato.

Gli impianti fotovoltaici che riceveranno beneficio dalla normativa avranno una sorta di premio, che verrà aggiunto al prezzo di mercato. Premio che non potrà superare la differenza tra il prezzo del mercato e il costo medio di produzione. Per gli impianti che superano un megawatt tale premio sarà stabilito con una procedura di gara, mentre per quelli più piccoli ci si baserà su criteri economici e ambientali. Ora la palla passa all’Italia che dovrà recepire le indicazioni europee e rendere effettivi questi incentivi per il fotovoltaico.

Se questa è una buona notizia per il settore delle energie produttive, l’altra novità europea lo è un po’ meno. La DG Competition della Commissione ha voluto mettere mano al capacity market italiano, ovvero il mercato della capacità di produzione elettrica. La Commissione ha, infatti, introdotto norme molto restrittive sulle emissioni di CO2.

In poche parole, l’Italia consentirà l’ottenimento degli incentivi solo ai quei fornitori in grado di assicurare un rispetto rigoroso dei limiti delle emissioni. Fin qui tutto bene, dal momento che si tratta di misure prese per tutelare l’ambiente e il futuro del pianeta. Se non fosse però che tali misure sono state prese, secondo molti, senza un adeguato supporto degli attori economici del settore. Ma non solo.

La direttiva è stata elaborata quasi in segreto e non ha tenuto conto in modo cospicuo del mercato delle fonti rinnovabili. Per questo motivo l’associazione Italia Solare sta cercando di avere un confronto con il MiSE e con la Commissione Europea al fine di aprire un dialogo sulla normativa e sul capacity market, per chiederne una modifica e riuscire ad accogliere tutte le istanze degli stakeholder e mettersi in linea con il progetto EU Energia Pulita.

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