Ricarica privata domestica di auto elettriche

Ricarica privata domestica di auto elettriche

Ormai da diverso tempo si cerca di fare passi in avanti per limitare l’inquinamento e il risparmio delle risorse energetiche, incentivando l’utilizzo delle auto elettriche rispetto a quelle a propulsione tradizionale.

L’incremento delle auto elettriche ha fatto sì che vi sia sempre più l’esigenza di colonnine di ricarica sulle nostre strade, ovvero di distributori di energia tramite i quali è possibile ricaricare la propria auto. C’è da dire che, malgrado ve ne sia sempre più bisogno, ancora la presenza di colonnine di ricarica sul territorio nazionale è piuttosto scarsa, cosicché sempre più persone si interessano a poterne installare una stazione di ricarica per auto elettriche in casa propria.

Le colonnine di ricarica, infatti, non soltanto interessano il settore pubblico (installate su strade pubbliche e parcheggi pubblici, di solito vicino ad aeroporti e stazioni), ma possono essere installate anche in abitazioni private, parcheggi aziendali, centri commerciali, negozi, ristoranti, hotel, eccetera.

Per quanto riguarda le colonnine di ricarica elettrica per il settore privato, si tratta di colonnine di solito pronte all’uso che vanno fatte allacciare da un tecnico esperto alla rete elettrica locale.

Vi sono diversi produttori di colonnine elettriche per la ricarica domestica, le quali sono commercializzate soprattutto in due tipologie: la classica colonnina di ricarica a forma verticale e la wallbox, una specie di “scatola” che va fissata al muro. In entrambi i casi, non sarà necessario modificare l’impianto elettrico della propria abitazione né richiedere alcun permesso, e i costi di installazione non sono eccessivi.

Nel caso si abiti in un condominio e si abbia un box privato, in pratica si deve solo comunicare all’amministratore l’intenzione di installare la propria colonnina elettrica, fatte salve le precauzioni legate alla sicurezza degli impianti elettrici.

Da considerare, poi, che sono comunque previste – al di là dei recenti interventi normativi – delle detrazioni fiscali del 50% sulle spese sostenute per chi installa colonnine elettriche dal 1 marzo 2019 al 31 dicembre 2021.
Vediamo comunque quali sono le disposizioni indicate dalla normativa IEC 61851-1 riguardo alle diverse modalità di ricarica:

  • Modo 1: ricarica lenta a 16 A, corrente alternata, della durata di 6-8 ore, con una semplice presa classica domestica o industriale fino a 32A; è la modalità tipicamente utilizzata per la ricarica di bici elettriche e scooter elettrici; per le auto, in Italia è consentita solo per uso privato, mentre per uso pubblico è vietata;
  • Modo 2: ricarica lenta ammessa in ambiente privato e pubblico per dispositivi con sistema di sicurezza PWM – Pulse-Width Modulation (sul veicolo è presente il dispositivo di sicurezza Control Box); si effettua con una presa domestica o industriale fino a 32A;
  • Modo 3: ricarica lenta di 6-8 ore o mediamente rapida di 30 minuti-un’ora, con sistema di sicurezza PWM, con connettori specifici, ammessa in ambiente domestico e pubblico; in Italia è l’unico modo consentito per caricare l’auto in ambienti pubblici in corrente alternata;
  • Modo 4: si tratta di una ricarica ultra-rapida a corrente continua fino a 200 A, 400V, ammessa solo in ambiente pubblico, che richiede una stazione di ricarica più voluminosa di una colonnina, in quanto è presente un convertitore di corrente esterno alla vettura al quale attaccare il cavo di ricarica.

Visto il sempre maggiore interesse a passare all’utilizzo dell’elettrico, negli ultimi anni sono stati presi diversi provvedimenti.
Con il dpr 380/2011 si è infatti previsto l’obbligo di installare colonnine elettriche per gli edifici residenziali di nuova costruzione; il dlgs 257/2016 ha prorogato poi il termine al 31 dicembre 2017 e previsto l’obbligo di installazione delle colonnine elettriche per tutti gli edifici residenziali i nuova costruzione di almeno dieci unità abitative (condomini, quindi) per un numero di spazi a parcheggio e box auto non inferiore al 20% di quelli totali. Il decreto del 3 agosto 2017 ha indicato poi tutte le attestazioni e gli elaborati tecnici da presentare quando si iniziano i lavori per realizzare le colonnine di ricarica condominiali.

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