Cosa sono e a cosa servono le batterie per il fotovoltaico

Cosa sono e a cosa servono le batterie per il fotovoltaico

Con tutte le spese che ogni giorno si devono affrontare, si stanno sempre più imponendo nuovi approcci al consumo e alla produzione. L’autoproduzione, in particolare, è un valido modello (e uno stile di vita) che può interessare più aspetti della quotidianità. Si va, infatti, dagli alimenti, con la coltivazione diretta di ortaggi e frutta anche a livello urbano, fino ad arrivare all’energia utilizzata all’interno delle abitazioni. Produrre da soli la corrente elettrica è una scelta etica ma anche una fonte di risparmio.

Il fotovoltaico è diventato, negli ultimi anni, una spesa che sempre più famiglie decidono di affrontare in un’ottica di autoconsumo e di ritorno economico. Investire in un impianto fotovoltaico significa rendersi man mano indipendenti dalle reti pubbliche e riuscire a fine mese a far quadrare i conti.

Si possono considerare due diversi approcci al fotovoltaico. Uno è quello che potremmo chiamare “semplice”, che ci permette di catturare l’energia solare ed usarla nell’immediato. L’altro, leggermente più complesso ma anche più efficace, consiste nell’accumulo dell’energia che può quindi venir utilizzata anche nei momenti in cui vi è la mancanza di luce naturale. Questo tipo di impianto è dotato, infatti, di un sistema di accumulo, formato da un inverter e da batterie, che diventano così strumenti di stoccaggio dell’energia prodotta dall’impianto e che la restituiscono nei momenti di bisogno.

Come funzionano le batterie per l’accumulo

Di norma, un impianto fotovoltaico produce, durante il giorno e nelle ore di luce, corrente continua, che, attraverso i già citati inverter, viene trasformata in corrente alternata affinché possa essere utilizzata nelle più comuni utenze che si trovano nelle abitazioni. Per riuscire però ad essere totalmente autonomi dalle reti, è necessario passare all’autoconsumo differito. Di cosa si tratta? Semplicemente poter utilizzare l’energia prodotta anche quando la luce non c’è. La sera, la mattina molto presto, le giornate buie dell’inverno. A questo servono le batterie per i sistemi di accumulo. Di solito, un impianto a pieno regime produce molta più energia di quella necessaria al momento. Con le batterie questa energia viene immagazzinata per poter essere usata in seguito.

I vantaggi delle batterie per il fotovoltaico

I sistemi di accumulo funzionano su più fronti. In modo intelligente, infatti, l’impianto dirotterà l’energia prodotta e non utilizzata verso le batterie, fino alla loro completa carica. L’energia in esubero potrà anche essere indirizzata verso la rete, andando ad essere economicamente rivalutata attraverso lo scambio sul posto con il GSE, ovvero il Gestore dei Servizi Elettrici. In poche e semplici parole, quando un sistema produce energia in eccesso, quell’energia può essere venduta sul mercato.

Ecco perché le batterie aiutano a migliorare l’autoconsumo immediato, ma anche quello differito. E, inoltre, fanno sì che l’investimento iniziale possa essere ripagato in tempi molto più brevi rispetto ai normali impianti fotovoltaici non dotati di sistemi di accumulo.

Quante tipologie di batterie esistono?

Sul mercato, allo stato attuale, si trovano diverse famiglie di batterie. Ad esempio, esistono quelle al piombo, più economiche, ma con una durata di vita breve, e quello al litio, che risultano più performanti e che possono garantire anche 6 mila cicli di ricarica.

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